Pranzo di Natale: ecco cosa trovi nelle tavole italiane

Direi che ci siamo… è tempo per il pranzo di Natale! Le signore in questo periodo si destreggiano tra spesa e fornelli per poter mettere in tavola la loro famiglia, spesso molto numerosa.

Il Natale è un momento di aggregazione bellissimo e direi molto importante per la nostra cultura.

Il pranzo di Natale spesso è a base di carne e questo è il motivo per cui i macellai impazziscono in questo periodo dell’anno ma del resto…si sa, il nostro lavoro è così.

Ma se è vero che il pranzo di Natale è spesso a base di carne allora quali sono le portate tipiche del Bel Paese?

Se sei pronto per avvertire un certo languorino… te lo racconto in questo articolo.


Il pranzo di Natale si divide un po’…

Piccola premessa: l’Itali per quanto ancora molto legata alle tradizioni, è un paese che in termini culinari si divide un po’ in piatti tipici e regioni. Ecco che, il nostro pranzo di Natale ha in comune un ingrediente principale cucinato e servito in modi differenti: sua maestà, la carne!


Partiamo dal nord

Piemonte: qui la tradizione ci impone gli agnolotti, che sono una pasta simile ai cappelletti (ma attenzione non li confondiamo…), ripieni di vitello, suino e coniglio, serviti a loro volta con un sugo di carne (tanto per essere chiari sull’orientamento). A seguire abbiamo la carbonade, ovvero carne di manzo cotta nel vino rosso e spesso accompagnata da patate. Non mancano comunque il bollito misto accompagnato dalle tipiche salse e polenta ed il cappone arrosto.

Friuli Venezia Giulia: anche il Friuli non si fa mancare la carne con la brovada e muset che, detta in modo semplice, è una sorta di cotechino e rape anche se in verità, c’è una storia lunghissima di tradizione ed esclusività di questa preparazione. È proprio a Natale che si gusta questo piatto tipico accompagnato anche da polenta, trippa al sugo, cappone ed i particolarissimi gnocchi di susine friulani.

Valle d’Aosta: In questo caso la carne la troviamo nella seconda portata del pranzo che solitamente è il capriolo o il capretto arrosto. Al capretto ho dedicato un articolo perché c’è da leccarsi i baffi.

Nel pranzo di Natale Ligure invece, non mancano il cappone lesso o la faraona arrosto come piatti tipici di carne.

La Lombardia invece, patria ufficiale del panettone, per il pranzo di Natale porta in tavola la tacchinella al forno.

Il pranzo di Natale Veneto, vede protagonisti della tavola il brodo di cappone, gli gnocchi con il sugo rigorosamente d’anatra ed il lesso accompagnato dalle fedelissime patate


Ed eccoci arrivati al centro

Dove troviamo casa mia… la meravigliosa Toscana (forse sono di parte come si fa a non amarla…). Dalle mie parti il pranzo di Natale lo so bene come funziona: si inizia con crostini toscani o crostini neri che non sono altro che un paté a base di fegatini di pollo, a seguire tortellini ripieni di carne di manzo e serviti nel brodo altrettanto di carne (ma c’è anche chi parteggia per le lasagne al ragù), arrosto che sia in forno o allo spiedo si tratta di carni miste arrostite. Insomma… a noi toscani “ci garba la carne” (tradotto, ci piace la carne).

L’ Emilia Romagna invece, per il pranzo natalizio si schiera in due: la squadra per la quale non possono assolutamente mancare i tortellini in brodo di carne e la squadra lasagne e tagliatelle sempre al sugo di carne (ma c’è anche chi, a mio avviso, non si fa mancare nulla e sta un po’ da entrambe le parti…). Altre portate tipiche emiliane, sono il cotechino e lo zampone.

Umbria, qui troviamo cappelletti ripieni di carne di cappone o piccione o tutti e due e cappone bollito.

Nelle Marche il giorno di Natale si mangia il classico cappone arrosto.

Nel Lazio, il 25 dicembre tra tutte le varie succulente portate, non può mancare il famosissimo abbacchio al forno, ma cos’è l’abbacchio? Te lo spiego qui.

Abruzzo, anche qui si mangia l’agnello arrosto o il bollito di manzo.


Il pranzo di Natale al sud

In Campania il Natale è festa grande e, la vigilia, viene festeggiata dalla maggior parte con una bella cena a base di pesce come vuole la tradizione mentre, al pranzo di Natale, si lascia spazio alla carne con tortellini in brodo, cappone e lesso ovviamente di carne.

In Puglia invece si mangia l’agnello cotto in forno con i lampascioni. I lampascioni sono delle cipolline dal gusto leggermente amaro che si sposano bene con questa carne.

La Calabria, patria incontrastata della Nduja, per Natale presenta: pasta fresca fatta in casa solitamente condita con abbondante sugo di carne ed a seguire, cappone, tacchino, maiale e capretto fatti al forno con erbe selvatiche e patate.

In Basilicata i piatti a base di carne, tipici del Natale sono gli “strascinati” (o strascinari) conditi con sugo di carne e, la minestra di scarola e verza cotte nel brodo di carne.


Dopo di che approdiamo nelle nostre isole

Dove troviamo la Sardegna con la coratella d’agnello, l’agnello al forno e il porceddu cucinato allo spiedo con il mirto.

E per finire il nostro giro, vediamo cosa mette in tavola la bella Sicilia. Il Natale siciliano, varia un po’ da provincia a provincia ma tra i piatti tradizionali troviamo: i ravioli di carne bolliti in un brodo di gallina, il manzo stracotto con le cipolle e il pasticcio di Noto ovvero un involucro di pasta, ripieno di cannelloni al ragù di carne e ricotta.


A questo punto…

A prescindere da dove passerai il tuo Natale, Non mi resta che augurarti di trascorrerlo in compagnia di chi ami tra risate e quel calore tipico di questa festività.

Buone Feste,

Enrico Conti e lo Staff di Accademia Macelleria Italiana

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