“Carne Etica” non è un ossimoro, ma una realtà che diventa sempre più possibile. Questo perché la carne e i prodotti di origine animale in generale sono sempre più al centro del dibattito dei consumatori. Ci si chiede se sia giusto consumare altri esseri viventi, e sempre più persone scelgono di non consumare carne. Al tempo stesso, abbandonare una dieta onnivora può esporre a rischi, e tante persone non vorrebbero rinunciare alla carne. E anche scegliere una dieta vegetariana o vegana non è sempre una scelta eticamente sicura al 100%, perché molto dipende da come vengono prodotti gli alimenti. E allora, come possiamo fare? La risposta è consumare carne in un modo più responsabile, rispettoso degli animali e dell’ambiente. Andiamo a vedere insieme le iniziative e le soluzioni in materia.
Quando si parla di carne etica, non possiamo non citare Carni Sostenibili. Si tratta di un progetto nato nel 2012 dalla collaborazione delle tre principali associazioni di categoria, Assocarni, Assica e Unaitalia. L’obiettivo è fare più chiarezza possibile sul tema della carne e del suo consumo. Carni Sostenibili rappresenta il punto di vista dei produttori di carne, che rischiavano spesso di essere esclusi dal dibattito in materia. A parlare erano i consumatori, le associazioni animaliste e i media, ma mancava un punto di vista interno al settore. Questa situazione contribuiva alla diffusione di notizie parziali, se non addirittura false. A questa situazione si è risposto creando il progetto e la sua pagina web, nonché contribuendo alla produzione di materiale informativo. Anche Accademia Macelleria Italiana è partner dell’iniziativa, che copre tanti diversi aspetti. Si spazia infatti dalla salute umana alla sostenibilità ambientale, dal benessere degli animali alla riduzione degli sprechi.
Uno dei temi più importanti quando si parla di produzione di carne è l’impatto che può avere sull’ambiente. E qui possiamo sottolineare un aspetto positivo: secondo la FAO, l’impatto a livello globale del settore zootecnico non è aumentato negli ultimi anni. Ed il dato è incoraggiante, se ci ricordiamo che la popolazione mondiale è aumentata. Questi dati possono magari sembrarci qualcosa di lontano dal quotidiano, ma sono stati possibili grazie ad un cambiamento del settore.
Col passare del tempo, infatti, l’allevamento di animali è inserito sempre più in una logica circolare. Questo vuol dire che non ci si limita ad usare le risorse, ma che si contengono gli sprechi e si riutilizzano gli scarti. Per esempio, tutto ciò che è di origine organica, come le deiezioni degli animali, può essere usato direttamente per fertilizzare i terreni. Ma ci sono tanti elementi nel ciclo dell’allevamento che possono esser utilizzati anche per altri settori. Allevare un bovino permette non solo di produrre carne, latte e pelle. Gli altri co-prodotti possono essere impiegati in altri ambiti: dall’industria farmaceutica (le ossa vengono usate per le capsule dei farmaci) alla produzione del biogas in ambito agricolo.
Il benessere degli animali è sicuramente uno dei temi più caldi nel dibattito sulla produzione di carne. Convenzionalmente, diciamo che l’animale è in una condizione di benessere quando vengono rispettati i bisogni primari: mangiare, bere, dormire ed essere in salute e non soffrire. A questi bisogni però, se ne aggiungono degli altri, che vengono sempre di più presi in considerazione negli allevamenti moderni. Con il tempo si è capito infatti quanto è importante per l’animale avere degli stimoli a livello cognitivo, per esempio dover superare piccole sfide. Un altro aspetto positivo è l’aumento dell’interazione tra animali ed esseri umani. Per esempio, è dimostrato che il contatto con l’uomo, come anche una semplice carezza, può ridurre lo stress e la paura nelle fasi più critiche, come quelle del trasporto. A questo si aggiunge ovviamente il creare degli spazi pensati appositamente sulle esigenze delle diverse specie. E non dobbiamo pensare che il benessere animale non possa andar di pari passo con le esigenze produttive. Al contrario, lavorando al benessere animale miglioriamo anche la produzione, riducendo il rischio di malattie e mortalità in allevamento.
Un altro aspetto che ha contribuito al miglioramento delle condizioni degli animali in allevamento è lo sviluppo tecnologico. La tecnologia ci viene infatti in aiuto quando si tratta di monitorare sia le condizioni di salute dell’animale che l’ambiente in cui vive. Possiamo infatti vedere se la temperatura ambientale è ottimale, ma anche controllare se il comportamento dell’animale è anomalo e necessita di accertamenti. La tecnologia permette di occuparsi degli animali in modo più accurato anche con allevamenti di dimensione più grande. È infatti possibile tracciare ogni singolo capo, vedere come si comporta e come si nutre.
L’eticità della produzione della carne è sicuramente un tema caldo, ma questo non toglie che si possano trovare delle soluzioni. E le soluzioni non devono esser per forza estreme, ma possono rispettare sia gli animali che la natura onnivora dell’uomo. Si può arrivare infatti ad un equilibrio, promuovendo la salute di tutti. Un altro aspetto importante è anche la scelta delle giuste fonti di informazione. Sempre più spesso si leggono fake news in un senso o nell’altro. Fare fact checking è sempre una buona scelta, così come ricordarsi che non esistono alimenti etici di per sé. Tutto dipende infatti da come vengono prodotti e il consumatore ha il potere di scegliere le aziende ed i produttori che rispettano gli standard migliori.
A presto,
Enrico Conti